Macramè - Trame comunicative
Hanno girato in lungo e in largo i palchi della Penisola.
Hanno pubblicato fino ad oggi tre dischi fra folk, cantautorato, balcanismi assortiti. Uno più bello dell'altro.
Sono acustici ma punk; festaioli ma poetici.
Hanno vinto il Premio Amnesty Italia nel 2010 con una canzone splendida come "Beshir".
E soprattutto sono veri, onesti, felici e innamorati della loro musica.
Siamo decisamente contenti di annunciarvi che da oggi siamo al lavoro con la Piccola Orchestra Karasciò.
Batteria, basso o contrabbasso, chitarre acustiche ed elettriche, fisarmonica. Rime che scaldano il cuore, canzoni che sanno di terra, cielo, vino e libertà.
JAM
INTERNAZIONALE
IL CORRIERE DELLA SERA
RAI RADIO-1
“…ci colpirono proprio un anno fa con quel piccolo gioiello di canzone intitolato Beshir. Questo dicemmo l'anno scorso e questo ci incuriosì al punto di chiamarli a Saxa. A parlarci di loro…”
“…in quest’Europa che prima di accoglierti guarda nel tuo portafoglio c’è ancora bisogno di qualcuno che rompa un po’ le palle su cose come i diritti umani. Questo è l’italofolk balcaneggiante della Piccola Orchestra Karasciò…”
“…se un disco si valutasse davvero in base all’artwork, questo sarebbe da Grammy: una patchanka sonora fra folk e cantautorato. Questo cd contiene un sacco di ottima musica…”.
"La Piccola Orchestra Karasciò prende un mazzo di tarocchi marsigliesi e gioca a carte con la morte, fisica e morale, tema del concept album "Apologia". Il nuovo progetto discografico, radicato nel folk e nella canzone d'autore, ma aperto anche a sonorità rock, è un'opera concettuale a cavallo tra musica testo narrato e immagine. Un viaggio singolare ed evocativo che, "parlando di morte, riafferma la vita in tutta la sua potenza".
Non si abbia paura di ascoltarlo, il disco è un inno alla vita, nelle sue diverse fasi, perchè "il modo migliore per affrontare ciò che spaventa è farci i conti"